lunedì 22 ottobre 2007

Macro Pizzi di Pino Boresta

Fratelli d’Italia







Dovrei alzarmi ed andare ma qualcosa mi impigrisce trattenendomi all’infinito. Continuo così ad ascoltare Pizzi Cannella che in video inscena una finta telefonata e dice che lui dipinge per urgenza, dipinge a memoria, o meglio a limitazione della memoria, dipinge cattedrali ora! Ma ama la muraglia cinese ed i ghiacciai. Vorrebbe vederli ma dice che lui è un bradipo e non si sposterà mai, anche perché l’orologio fermo per almeno due volte al giorno segna l’ora esatta. Dice che lui fa il pittore perché è un mestiere e considera la pittura la strada maestra ed il gioco più alto. Dice che ama tutti gli artisti che li considera tutti fratelli, ma ama di più quelli che hanno un ossessione. Ring ring ring ring… Che ossessione! Chi è?








Ah! il video che continua in loop. Mi ero appisolato, ma ora devo andare, siamo rimasti in pochi e sono il solo qui seduto. Il MACRO MATTATOIO per la personale di Piero Pizzi Cannella si sta svuotando ed io ancora non ho visto i quadri. Mi alzo, entro, mi fermo, guardo come se fossi di fronte al Gran Canyn. Sono lì, li vedo, sono grandi, sono neri, sono belli, bravo Pizzi, ma quello lì con lui… è Danilo Eccher.
Forse parlano della grande tela passeggiante di Piero a Villa Medici, oppure del museo di Danilo che sembra non decollare, nonostante il prezzo del biglietto ad un unico 1 Euro. Faccio due passi alzo la testa e vedo travi e putrelle di ferro sopra di me, mi arrampico e guardo giù nel tentativo di avere un'altra visione sulle cose e sui fatti. Ma poi non lo faccio, chissà perché?








Vi ricordo che aspetto sempre vostre segnalazioni e notizie sui fatti strani dell’arte


salepepe_99@yahoo.it



Pubblicato su "Juliet" n. 133 June 2007



In foto; Muraglia cinese, Museo MACRO, Piero Pizzicanella, Danilo Eccher.

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