giovedì 18 febbraio 2010

2005 Silvia Biagi


Loss of space



“Perdita di spazio”, o piuttosto invasione dello spazio da parte dei sempre più complessi ed invasivi sistemi di marketing aziendali. Con questo intervento Boresta continua la sua “azione di disturbo” contro il sistema onnivoro della pubblicità: partendo dal classico antiglobal di Naomi Klein “No Logo”, propone un’inedita esplorazione del testo attraverso alcune brevi frasi selezionate, che permettono all’utente del sito di crearsi un proprio personale percorso, diverso ogni volta.
























Al moltiplicarsi dei loghi aziendali Boresta oppone invece il proprio logo personale, che non è poi altro che il suo stesso volto deformato in diverse smorfie. E con queste smorfie, trasformate in stickers adesivi, ed incollate in ogni punto della città, su muri, manifesti, cartelli stradali, indicazioni, segnali di divieto, Boresta ha compiuto una vera e propria operazione di riappropriazione dello spazio urbano.
























La smorfia diviene in questo modo anche marchio o logo dell’artista, in opposizione ai loghi che quotidianamente vengono imposti dal martellante condizionamento pubblicitario. Un logo scanzonato e irridente, tanto più prezioso quanto meno legato ad intenti commerciali, totalmente svincolato dalle logiche economiche e di mercato.


Silvia Biagi

Testo scritto in occasione del WebArt project “No logo CUS”


In foto:

- Intervento urbano CUS
- Cerca ed Usa la Smorfia.

- Foto rivisitata di Naomi Klein.

- Intervento urbano CUS con 2 facce attaccate a distanza di tempo di 2 anni una dall’altra.

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